Secondo i dati forniti recentemente dall’Istat, nel corso dello scorso mese di marzo la produzione industriale ha fatto segnare un, seppur lieve, incremento, pari allo 0,4% sull’indice destagionalizzato, rispetto a quanto rilevato un mese prima, cioè rispetto a febbraio. Il dato appare leggermente più alto di quanto gli analisti avevano previsto per il periodo, dato che si credeva che il dato sarebbe sì salito, ma solo dello 0,3%, cioè di un decimo di punto in meno.
Su base annuale, cioè confrontando i dati con quelli del marzo 2010 l’indice grezzo fa segnare una crescita intorno allo 0,8%, ma, se il dato viene ”depurato” degli effetti del calendario sui giorni lavorativi, gli unici che influenzano la produzione, è possibile osservare un aumento pari a oltre il 3,1%. Se invece il dato viene confrontato con quello del trimestre precedente, nei ai mesi di gennaio, febbraio e marzo l’indice destagionalizzato ha fatto segnare un segno meno, risultando così in calo di circa un decimo di punto (-0,1 per cento.
Nel confronto con i dati di un anno fa, i settori dell’industria manifatturiera che hanno fatto registrare i progressi più marcati sono stati quello della fabbricazione di macchinari e attrezzature, con un rialzo di oltre il 16%, quello della metallurgia in generale, nettamente staccato però, con il suo pur ottimo +7%, seguito a ruota da quello della fabbricazione di mezzi di trasporto, che ha aumentato la produzione di oltre il 6,5%
Passando alle note negative, il settore che ha diminuito di più la produzione è stato quello di computer, elettronica e ottica, apparecchi elettromedicali e di misurazione e orologi (-8,2%).