Uno dei punti della manovra economica recentemente varata dal governo su cui si sono contate moltissime dure prese di posizione da parte non solo dell’opposizione, ma anche da parte delle parti sociali e degli enti locali: stiamo parlando del ticket sanitario, che molte regioni stanno pensando di non applicare o comunque di trvare una scappatoia per evitare il balzello ai loro cittadini.
Mentre il segretario della Cisl Bonanni plaude alla decisioni di alcune regioni dichiarando: «Congelare il ticket sanitario previsto dalla manovra, come hanno deciso di fare alcune regioni, è una buona scelta», il governo rifiuta ogni trattativa, dato che cedere su questo punto sarebbe un segnale di debolezza troppo forte, come afferma il sottosegretario all’economia Luigi Casero: «Margini per rivederre ticket? Non si deve dare dimostrazione di un cedimento delle misure per arrivare al pareggio di bilancio»
In particolare l’assessore competente della regione Sicilia Massimo Russo <<sta verificando la possibilità di rimodulare diversamente o addirittura non applicare del tutto il ticket sanitario da 10 euro. Oggi parteciperò a una riunione per verificare se sia possibile trovare delle misure compensative per evitare anche questo balzello in Sicilia per i nostri pazienti>>.
La Regione Lazio invece sta studiando un piano per alzare le fasce esenti dal provvedimento, mentre la presidente Polverini risponde con una battuta a chi le chiede come mai non sono state ancora prese contromisure: «La manovra è stata votata venerdì scorso quindi ci voleva forse Mandrake per dare una risposta immediata, ma non credo che da questo punto di vista i cittadini saranno molto dispiaciuti».
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