La materia economica continua a tenere banco nel dibattito politico e a dividere i partiti su molti aspetti, non ultimo quello del condono, visto come una buona possibilità da parte di esponenti del Pdl quali Cicchitto, visto come un messaggio negativo dal ministro Giulio Tremonti.
Si può affermare con certezza che dal punto di vista etico il condono è una mossa sbagliata, in primo luogo perchè permette a chi ha infranto la legge, perchè di questo si tratta, di farla franca in modo legalizzato e magari pagando cifre irrisorie, dall’altro andrà probabilmente a vanificare lo sforzo in atto da anni nel nostro paese per abbattere l’altissima evasione fiscale, dato che rischia di passare il messaggio ”tanto prima o poi ci sarà un altro condono, quindi tanto vale non pagare”.
Per la questione del debito, ha dichiarato Cicchitto, serve «una forma di finanza straordinaria ossia una patrimoniale morbida, la riforma delle pensioni, le dismissioni, e anche, eventualmente, se il resto non basta, il condono edilizio ed il condono fiscale [non credo] che l’etica si misuri su questo, ma sulla capacità di trovare risorse».
Tremonti però si oppone fermamente, ricordando i 25 miliardi recuperati nel 2010: «È un dato oggettivo è una cifra colossale […] La sfida è aprire una fase di presa di coscienza. Bisogna muoversi con gradualità e se il progetto verrà realizzato con prudenza ed equilibrio, io spero che sia così, darà risultati importanti; se dovessimo fare l’errore di spingere troppo sull’acceleratore, rischieremmo di uccidere il progetto prima che parte. Di trasformarlo di fatto in un boomerang».
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