La crescita economica dell’Italia ricomincerà dal 2013. Questeo sono le previsioni per l’Italia del Fondo Monetario Internazionale. Ed ancora, il pareggio di bilancio per l’Italiadovrà tuttavia aspettarevisto che non arriverà prima del 2017.
Dopo tante notizie sul perdurare della crisi economica mondiale, ne arriva finalmente una che parla di ripresa economica. E la fonte non è che il Fondo Monetario Internazionale (FMI).
Il merito dell’inizio della ripresa economica italiana, stando alle affermazioni di Jorg Drecressin alla presentazione del World Economic Outlook, sarebbe di tutte le misure studiate e messe in campo dal governo Monti.
Tuttavia il FMI prevede un 2012 piuttosto nero, una recessione più profonda di quella che attende gli altri Paesi europei. La crisi italiana porterà ad una ulteriore contrazione del PIL (1,9 %). Per il FMI il 2012 sarà «un anno molto difficile, ma permetterà al Paese di riposizionarsi per tornare a crescere».
La crescita dovrebbe partire dal 2013, anno durante il quale però non arriverà il tanto sospirato pareggio di bilancio che arriverà invece nel lontano 2017. L’Italia, secondo il FMI, mancherà di molto l’obiettivo che si era posta in sede europea.
Più in particolare, il FMI prevede per il deficit-PIL italiano l’1,9 % nel 2012, l’1,5 % nel 2013, l’1,6 % nel 2014, l’1,5 % nel 2015, l’1,3 % nel 2016 e l’1,1 % nel 2017.
Per l’avanzo primario si passerà dal 3 % del 2012 al 4 % nel 2013, al 4,1 % nel 2014, al 4,4 % nel 2015, al 4,8 % nel 2016 e al 5,1 % nel 2017.
Non concorda con le previsioni del FMI la Banca d’Italia, sostenendo che «in tutte le previsioni ci sono margini di tolleranza, se si arriva vicini al pareggio è già un grosso risultato». Comunque l’1,1 % non si avvicina al pareggio del bilancio ed andare vicini significa raggiungere un deficit di “zero virgola qualcosa”, ha affermato il direttore generale di Bankitalia, Fabrizio Saccomanni.