Il Parlamento dell’Unione Europea ha approvato la riforma europea dell’IVA, con lo scopo di razionalizzare le aliquote al fine di combattere le frodi fiscali nelle attività imprenditoriali. Questa riforma vorrebbe riuscire a spingere gli imprenditori europei ad investire nei Paesi comunitari, dove il regime IVA è più semplice. È quanto prevede il Libro Verde sul futuro dell’aliquota Iva, che è stato redatto da Antonio Pagano del PDL e che è stato approvato in seduta plenaria a Strasburgo.
L’Europa sta cercando di semplificare e modernizzare l’attuale sistema dell’IVA nei vari Stati menbri. La complessità delle norme IVA comporta oneri amministrativi per le imprese. La gestione dell’IVA rappresenta quasi il 60 per cento dell’onere misurato per molti settori produttivi. Molte imprese sostengono che questa situazione diminuisca l’interesse degli investitori per l’UE.
Il libro verde sull’IVA propone un programma in diciassette punti, tra i quali c’è la richiesta di riservare molta più attenzione alle PMI, tramite delle aliquote IVA ridotte od una soglia di esenzione IVA estesa a tutta l’Unione Europea così da agevolarne l’accesso al mercato interno.
Un’altro dei punti che sono stati inseriti nella lista del nuovo libro verde europeo sull’IVA è legato ai prodotti eco-compatibili, prodotti in Europa, in maniera da poterli rendere sempre più competitivi sui mercati e maggiormente appetibili.
Il libro verde non dimentica il taglio degli oneri amministrativi e l’impiego di strumenti digitali per la fatturazione e la tracciablitià delle transizioni.
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