La nuova manovra che il governo si appresta a varare, nuova perchè completamente modificata rispetto a quella che era stata proposta in fretta e furia a metà agosto, ha già suscitato molte reazioni, sia a livello nazionale che internazionale, ultima quella della leader di Confindustria Emma Marcegaglia, che ancora una volta è stata piuttosto critica nei confronti del governo.
A nome di tutti gli industriali che l’associazione riunisce ha infatti dichiarato che: «Noi chiediamo alla politica di rendersi conto della situazione e di agire immediatamente».
In merito ad eventuali governi tecnici o cambi di leadership alla guida del paese, ha invece assunto la stessa linea del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano: Non si tratta di dare ultimatum. Sono d accordo con Napolitano: finchè c’e’ un Governo che ha la maggioranza non c’è discussione. Inoltre non spetta a Confindustria dire e e come cambiare governo. Però così non si può andare avanti; o il Governo trova la forza di affrontare i problemi, oppure sia il Governo stesso a trarne le conseguenze».
Non sono mancate le proposte per migliorare la manovra: interventi sulle pensioni di anzianità e sull’età pensionabile delle donne nel settore privato, la dismissione del patrimonio immobiliare statale, la privatizzazione delle società di servizi pubblici locali, varie liberalizzazioni, la solita riforma fiscale che riduca le tasse su imprese e lavoratori (obiettivo arduo in questo momento) e soprattutto per la questione lavoro un migliore utilizzo dei fondi dell’Unione Europea dato che: «rischiamo di perdere 9 miliardi quest’anno»
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