Il Prodotto interno lordo nel terzo trimestre 2011 è diminuito dello 0,2% rispetto ai tre mesi precedenti. Nei confronti dello stesso periodo del 2010 si rileva invece un aumento dello 0,2%. Lo comunica l’Istat, precisando che si tratta del primo dato negativo riguardante il Pil dal quarto trimestre 2009, quando si era registrato un calo dello 0,1%.
Fino a questo momento, la crescita acquisita per il 2011 è pari allo 0,5%, risultato che si otterrebbe se nel quarto trimestre la variazione congiunturale fosse nulla. Nel periodo tra luglio e settembre, dicono all’Istituto di statistica, “tutte le componenti della domanda interna sono risultate in diminuzione”.
Nello stesso periodo, nel quale ci sono state due giornate lavorative in più rispetto al trimestre precedente e una in meno rispetto allo stesso del 2010, le importazioni si sono ridotte dell’1,1%, mentre le esportazioni sono cresciute dell’1,6%. I dati dicono che i consumi sono scesi dello 0,3% su base congiunturale e dello 0,1% su quella annuale, mentre l’export è cresciuto rispettivamente dell’1,6% e del 5,7%. Tornando all’import, è a -1,1% su base congiunturale e a -0,9% tendenziale; tra i consumi, la spesa delle famiglie residenti scende dello 0,2% su base congiunturale e sale dello 0,1% su base annuale, quella della Pubblica amministrazione e delle istituzioni sociali private diminuisce dello 0,6% in entrambi in confronti; gli investimenti fissi lordi -0,8% e -2%, mezzi di trasporto -4,9% e -9,6%, costruzioni -1,2% e -3,2%.
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