Le imprese americane sono sempre alla ricerca di nuovi orizzonti economici, ora la loro bussola punta verso l’entroterra occidentale della Cina, come futura fonte di crescita e profitti, con Ford, Wal-Mart (una multinazionale americana, proprietaria dell’omonima catena di negozi al dettaglio Walmart) e le altre società, che pianificano importanti investimenti ed espansioni in città come questa tentacolare mega-metropoli di 32 milioni di persone.
Le prosperose città della costa orientale, come Shanghai sono diventate sature e troppo costose, con crescenti preoccupazioni che si dimostri una “bolla”, molte aziende vedono come potenziale sconfinato le cosiddette città di seconda e terza fascia come quelle sul fiume Yangtze.
L’aumento dei redditi sta creando una nuova classe di consumatori, ma la regione ha ancora un numero inferiore di automobili, elettrodomestici, marchi di lusso e fast food occidentali.
La Ford è rimasta in dietro rispetto a tutte le altre case automobilistiche straniere, che sono arrivate prima in Cina, e che attualmente vende solo cinque marchi, conquistando solo 2,6 % del mercato dei veicoli per passeggeri. La Mazda, partner locale della Ford, ha due stabilimenti a Chongqing e sta pensando di costruirne altri.
La Ford ha la grande ambizione di uscire con 15 veicoli nuovi pensati appositamente per il mercato cinese; molti di questi saranno più piccoli ed economici, specificamente pensati per i consumatori di questa parte della Cina, che solo ora cominciano ad apprezzare i benefici del benessere portato dalla nuova ricchezza acquistando i loro primi veicoli.
Città come Pechino, Shanghai ed altre città sulla costa potrebbero già sentirsi soffocate dalle automobili, ma a livello nazionale, il rapporto di proprietà di ‘auto è ancora relativamente basso, con solo 45 persone su 1.000 che guidano la loro auto, mentre negli Stati Uniti, il rapporto è vicino all’uno-a-uno. La maggior parte dei proprietari di auto sono a ovest della Cina.
Harry Ford vede “La Cina come un grande cane”, e non vi è dubbio che entro la fine di questo decennio, un miliardo di persone in Cina avranno i mezzi e l’età per comprare una macchina.
Le città occidentali cinesi sembrano essere in forte concorrenza per promuoversi, in particolare Chongqing e Chengdu, capitale della vicina provincia di Sichuan.
Chongqing in mid-June hosted an international business conference touting its 465-square-mile “Liangjiang New Area” as a future center for car manufacturing, high-tech and defense-related industries. Chongqing a metà giugno ha ospitato una conferenza internazionale che con le sue 465 miglia quadrate ha individuato uno “Spazio Nuovo Liangjiang” come futuro centro per la produzione di auto, alta tecnologia, ed industrie connesse alla difesa.
Su modello di Shanghai Pudong, una nuova area di investimento simile a Tianjin, sito vicino a Pechino, spera di attirare gli investitori che con le politiche di aiuti, hanno drasticamente ridotto le imposte sulle società.
Il sindaco Huang Qifan ha detto che a “Chongqing si costruisce un centro economico per la zona superiore del fiume Yangtze,”. The city went from just $1 billion in foreign investment in 2007 to $6.3 billion in 2010, he said, and is expanding its airport, adding a new runway and an additional terminal. Per la città sono appena passati da 1 miliardo di $ di investimenti stranieri nel 2007 a 6,3 miliardi di $ nel 2010, si sta espandendo l’aeroporto, con l’aggiunta di una nuova pista e di un terminale.
Hongqing e Chengdu stanno attirando investitori come le città verso la Cina occidentale. Nel frattempo Pudong, Tianjin, Shenzhen, nel sud, e praticamente tutte le principali città cinesi, sono analogamente promosse zone economiche speciali per l’export.
Chongqing ha alcuni vantaggi essendo una zona popolosa, ma la concorrenza crea quello che alcuni hanno definito un mercato fratturato, con province e città tutti in competizione tra loro per primeggiare.
Stephen S. Roach, ex capo economista di Morgan Stanley e presidente di Morgan Stanley Asia, che ora insegna all’Università di Yale, afferma che il passaggio dell’evoluzione economica, da costiera alla Cina occidentale sarà completato se tutto verrà collegato, sia fisicamente, che elettronicamente attraverso l’informazione e il capitale. La Cina è una nazione molto frammentata, ed è così da migliaia di anni.