Il prodotto interno lordo, o PIL, è la misura più comunemente usata di crescita economica. Ma il PIL non è solo impreciso ma fuorviante. Il PIL è uno stratagemma finanziario, il più grande del passato mezzo secolo. Ed è il momento di muoversi verso un altro, che misuri in modo più accurato la crescita economica.
L’economista keynesiano Simon Kuznets progettò il PIL al culmine dell’era New Deal. Kuznets per primo ha rivelato la misura da un rapporto del Congresso statunitense nel 1934.
Il PIL tiene conto del consumo, dell’investimento e della spesa pubblica per creare una misura della crescita economica. Ma i keynesiani hanno impiegato alcuni “giochi di prestigio” per generare questa statistica. Uno sguardo attento rivela il piccolo sporco segreto di PIL, esagera intenzionalmente l’importanza della spesa pubblica ed in tal modo si gonfia il ruolo che l’esecutivo gioca in ciascuna delle vite dei cittadini. Ed è durato per 77 anni…
Il prodotto interno lordo dovrebbe essere una misura di tutti i beni ei servizi prodotti in uno stato. Ma c’è una discrepanza. Nel settore privato, l’uscita è misurata dal prezzo che i clienti sono disposti a pagare. Ma uscita governo è misurata dal suo costo.Questo significa che il PIL aumenta ogni volta che il governo spende soldi. Non importa se quel denaro è effettivamente messo a uso produttivo o no, il PIL aumenta comunque.
Il burocrate elabora regolamenti, il suo stipendio aumenta il PIL; la casta sperprea inutilmente, i suoi sperperi vanno aggiunti al PIL. Si parte con un progetto che costa miliardi, ma è afflitto da enormi eccedenze che portano alla sua cancellazione? Quei miliardi fanno lievitare il PIL. Anche la spesa pubblica “stimola” programmi che sono sempre efficaci secondo la definizione del PIL, per quanto inutili e sciocchi, poichè il loro costo viene semplicemente aggiunto alla produzione. È ovvio perché i governi vogliono mantenere questo calcolo: si sostanzia la loro pretesa che la spesa pubblica stimoli la crescita economica.
Nel mondo reale, tuttavia, questo non ha senso. In realtà, nessuno degli esempi sopra menzionati aggiungere effettivamente qualcosa alla crescitaed al benessere economico. Un output del governo è molto prezioso, bisognerebbe trovare solo quello corretto. Non potrebbe esistere una società libera senza un sistema giudiziario che protegga i nostri diritti di proprietà e di una difesa nazionale che protegga i nostri confini, ecc. In molti altri casi, tuttavia, se l’output del governo fosse veramente conveniente, il settore privato avrebbe già preso l’iniziativa (e probabilmente lo avrebbe fatto a costi inferiori e maggiore impatto).
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