Il premier Mario Monti incontrerà a Palazzo Chigi i leader sindacali, mentre il ministro per i Rapporti con il Parlamento, Piero Giarda, ha visto con i relatori Pier Paolo Baretta del Pd e Maurizio Leo del Pdl, i rappresentanti di Pdl, Pd e Terzo Polo. Una sorta di ‘cabina di regia’ per verificare insieme i margini di modifica.
Il governo sarebbe disponibile ad alleggerire una delle norme, o la casa o le pensioni, ma la maggioranza avrebbe insistito per la ricerca di risorse per correggere le due questioni: ampliare la platea dei pensionati fuori dal blocco dell’indicizzazione e alleggerire la tassazione sulla prima casa per particolare fasce di contribuenti, magari legando la franchigia Imu all’Isee, che misura sia il reddito che la composizione dei nuclei familiari.
Le Commissioni Bilancio e Finanze della Camera hanno proseguito l’esame della manovra, ma il nodo dei lavori comincerà domani sera quando arriverà il pacchetto di emendamenti dei relatori. ”Contiamo di portare il massimo lavoro possibile entro domani sera”, afferma Baretta. La questione è però sempre legata alle coperture. Sembra tramontare l’arrivo di risorse dall’asta frequenze tv, che pur poteva dare ”non meno di 2 miliardi di euro”, secondo i calcoli di Vincenzo Vita del Pd.
Da una parte la contrarietà di parte del Pdl, dall’altra comunque il fatto che in questo momento si cerca una copertura sicura, immediata e, per quanto possibile, anche strutturale. Resta in piedi l’ipotesi di fare più soldi dallo scudo fiscale ma la norma, così com’è, sembrerebbe non funzionare e addirittura non garantire il gettito di 2 miliardi già previsto. Quindi i tecnici sono chiamati a perfezionare il meccanismo per non compromettere l’incasso atteso. Possibile invece un aggravio sul bollo titoli. Se indicizzazioni e Imu sono all’unisono le priorita’, restano aperte comunque anche altre questioni che dovrebbero essere risolte con emendamenti del governo o, piu’ probabilmente, dei relatori.
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