Rispondendo a domande e sollecitazioni della platea, Monti ed il vice ministro dell’Economia Vittorio Grilli hanno indicato altri obiettivi per il governo nei prossimi mesi.
In particolare sulla possibilità che lo Stato proceda alla cessione del proprio patrimonio immobiliare, Grilli ha notato: “Nel decreto salva-Italia abbiamo introdotto norme per cercare di rendere più lineari le vendite del patrimonio pubblico. Non è una stagione chiusa, la vogliamo riaprire, ma su linee diverse”.
In particolare Grilli ha detto che le cessioni avviate con le cartolarizzazioni hanno portato a un gettito modesto e a un consistente contenzioso legale. Sulla necessità di sostenere lo sviluppo delle imprese medio-piccole, Grilli ha ricordato l’impegno del Tesoro per il fondo d’investimento italiano che agisce come private equity per per le Pmi.
Riguardo al bisogno di aumentare l’attrattività dell’Italia per gli investimenti produttivi esteri, Monti ha richiamato l’attenzione sull’istituzione dei tribunali per le imprese, sugli sforzi riguardo alla riforma del lavoro e i provvedimenti allo studio per una maggiore concorrenza tra le università.
Monti ha detto invece che non fa parte del programma di governo la riforma delle autorità che vigilano sui mercati finanziari, mentre, parlando della lotta alla speculazione ha ribadito che l’attuale esecutivo si è detto a favore dell’introduzione di una tassa sulle transazioni finanziarie, come provvedimento di respiro europeo.
Il premier ha annunciato poi misure di semplificazione fiscale che saranno discusse venerdì prossimo in consiglio dei ministri e, sulle liberalizzazioni, ha detto che l’esecutivo non intende cedere agli interessi delle lobby. “Le misure di liberalizzazione secondo l’Ocse porterebbero all’incremento del Pil di 3,5% nell’arco di 10 anni”, ha detto Monti che ha incontrato il segretario generale dell’Ocse nei giorni scorsi a Roma.
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