Dopo essere stato scosso alle fondamenta dalla crisi del debito sovrano, l’intera Eurozona corre ora il rischio di saltare in aria entro una settimana. Questo è quanto sostengono alcuni analisti statunitensi. La Corte costituzionale federale tedesca il 7 settembre studierà le norme sulla legittimità della partecipazione tedesca al fondo di salvataggio dell’euro che è stata creata per salvare la Grecia.
Se la Corte dichiarerà che l’impegno di Berlino per il Fondo europeo di stabilità finanziaria (EFSF) va contro il diritto comunitario, o peggio, contro la Costituzione tedesca, l’intera Eurozona potrebbe crollare.
Gli americani pensano ad una zona euro come se da tempo giaccia dormiente in un campo minato, ma i paesi sono tutti ancora molto attivi. Ora, la sentenza del tribunale della Germania potrebbe essere una bomba a tempo, che Mercoledì prossimo potrebbe innescare una reazione a catena?
Gli analisti americani vedono i paesi “periferici” della zona euro come il Portogallo, Irlanda, Grecia, Spagna e Italia (i PIIGS) in guai seri e le banche europee mostrare problemi di bilancio e liquidità. Questi uccelli del malaugurio statunitnsi sostengono che finora, solo la Germania con il suo singolare conservatorismo fiscale e la sua forza economica sia riuscita da sola a preservare l’UE dall’autodistruzione e che ora la zona euro possa saltare da un momento all’altro.
Ciò che la Corte Costituzionale di Berlino dovrebbe verificare è se bisogna considerare rotto il Trattato di Maastricht dell’UE, che stabilisce in modo inequivocabile che gli Stati membri non possano assumere i debiti degli altri paesi. E, più germanica dei cittadini tedeschi e del centro-destra governo di coalizione, sarà la pronuncia della Corte sulla questione se il cancelliere tedesco Angela Merkel abbia aggirato i requisiti costituzionali con la decisione di finanziare l’impianto di salvataggio. Mentre il giudice non sentenza direttamente sulla moneta dell’Unione Europea, o il supporto della Merkel all’euro, le decisioni che prenderà la Corte potebbero avere conseguenze per il futuro dell’euro e, per estensione, l’Unione Europea nel suo complesso.
Gli americani sostengono che tutte le bombe europee, al momento, siano temporaneamente disinnescate dal supporto della Germania all’euro e dal mutuo soccorso di tutti i membri dell’UE a quelli in difficoltà, per il bene stesso del continente e che tutti i paesi del gruppo PIIGS sono dovuti andare con i cappelli in mano alla Banca centrale europea (BCE) affinchè gli altri menbri dell’UE tenessero a galla le loro obbligazioni di debito sempre più sospette. Ritengono anche che solamente la Germania abbia la forza di influenzare gli altri stati ad unire gli sforzi nella missione di soccorsoe che sia il generoso sostegno finanziario della Germania ad ingrassare gli ingranaggi su cui si fonda l’intero sistema europeo. Nel frattempo sostengono che si stiano preparando altri crack nella fondazione dell’Unione europea sono già allargando e che senza l’intervento della Germania, i debiti sovrani europei affonderanno l’Unione europea, così come i mercati globali.
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