Trascinato dai pignoramenti e dalla scarsità di acquirenti, il mercato immobiliare statunitense ristagnerà ancora per molti mesi – se non anni.
I sintomi della zoppicante economia statunitense, in primo luogo un tasso di disoccupazione superiore al 9 % e gli indici scivolanti della fiducia dei consumatori, insieme a regole molto più severe di prestito, hanno contribuito a mantenere scarsi gli acquirenti. Nel frattempo, il numero elevato di proprietà pignorate sul mercato, che ormai corrisponde a più di un quarto delle vendite residenziali americani, continua a spingere i prezzi verso il basso. A loro volta, molti proprietari di casa hanno visto diminuire drasticamente il valore della case. Questa situazione sta ulteriormente spaventando i potenziali acquirenti e costruire nuove case risulta molto più costoso al confronto.
Relazione dopo relazione, il mercato racconta la sua storia, quella di un mercato impantanato in cinque anni di crisi che proprio non riesco a trovare trazione.
“Anno dopo anno, i prezzi continuano a deteriorarsi, anche se c’è stato un leggero sussulto stagionale negli ultimi mesi,” sostiene Stuart Gabriel, direttore della UCLA di Ziman Center per Real Estate “Ciò riflette un mercato che continua ad essere in cerca di un fondo.”
L’indice Standard & Poor / House-Shiller mostra il malessere persistente del mercato. In maggio la misura dei prezzi delle case in 20 aree metropolitane, mostrava misero aumento dell’1 % mensile da aprile, ma è sceso del 4,5 % rispetto a un anno fa, anche se risultava essere un movimento stagionale, poichè di solito in primavera aumentano i prezzi. Gli analisti prevedono scarsi miglioramenti nei mesi a venire.
“Le cose non sembrano molto favorevoli sul fronte delle case, in quanto la situazione occupazionale ha preso una brutta piega tra maggio e giugno” ha scritto in una nota di ricerca l’economista Chris G. Christopher Jr. dell’IHS Global Insight “Il tasso di disoccupazione è ora pari al 9,2 %, e la fiducia dei consumatori è a livelli depressi. Andando avanti, gli indici Shiller per le case saranno altalenanti, con aumenti durante la stagione dell’acquisto delle case, per poi crollare di nuovo”.
Allo stesso modo, il tasso annuo delle vendite di case nuove è sceso dell’1 % da maggio a giugno, ma è aumentato del 1,6% su scala annuale. E sono molti gli economisti delusi, che si aspettavano una ripresa maggiore. Per dare un’idea del calo, bisogna considerate che al culmine della bolla immobiliare, nel luglio del 2005, il tasso di vendita era oltre quattro volte quello attuale.
I problemi del mercato sono aggravati dalla situazione attuale. I numeri della disoccupazione ostinatamente alti ed una economia in difficoltà hanno fatto sì che molti potenziali acquirenti non possano nemmeno pensare all’acquisto di una casa. E gli altri sono più preoccupati di tenere il passo dei pagamenti sulle loro case per evitare di perderla. Nel frattempo le vendite di abitazioni in ribasso, hanno spinto i costruttori edili a tagliare drasticamente sulle costruzioni. La costuzione di case nel mese di giugno è ancora erano meno di un terzo del numero di costruzioni al momento del picco durante il boom.
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