L’effetto dell’asta sullo spread tra BTP e bund si è esaurito quasi subito. Il differenziale del rendimento tra i due titoli è tornato sopra la soglia psicologica dei 500 punti base, dopo essere sceso nella mattinata fino a 482 punti sulla scia dei risultati dell’asta di BOT e CTZ, ma alla fine la forbice tra i due titoli si è allargata a 510 punti base, con il rendimento del titolo decennale al 7%.
Il Tesoro ha collocato i Bot a 6 mesi ed il rendimento medio è crollato al 3,251% dal 6,504% di fine novembre. Il Tesoro ha anche collocato i Ctz scadenza 2013 riuscendo a strappare un netto calo dei rendimenti al 4,853% dal 7,814% di fine novembre. Nell’asta Ctz sono stati assegnati 1,733 miliardi, un importo che si colloca nella parte bassa della forchetta di 1,5-2,5 miliardi, ma la domanda ha evidenziato una netta crescita con un rapporto bid-to cover in rialzo a 2,24 da 1,59 di novembre.
La seduta per Piazza Affari è stata negativa: l‘indice Ftse Mib ha chiuso in perdita dello 0,85%, a 14.796 punti. L’avvio di Wall street è stato debole ed ha pesato su tutte le Borse europee, che sono diventate negative sul finale di seduta. L’indice Stoxx 600, ha registrato l’andamento dei principali titoli quotati sui listini del Vecchio continente, e cede poche frazioni di punto, ma alcune piazze hanno fatto molto peggio.
Nuovo record dei depositi overnight delle banche dell’eurozona presso la Bce: ieri gli istituti hanno parcheggiato 452 miliardi di euro, un livello mai raggiunto dall’introduzione dell’euro e che batte il massimo toccato il giorno precedente per una quota di 411,8 miliardi.