È nata la sette-miliardesima persona al mondo. La popolazione mondiale era di 6 miliardi solo alla fine del 1999. Mediamente si aggiungono oltre 80 milioni di persone ogni anno. Il pianeta è in grado di accogliere queste persone in più ed il loro consumo, ma fino a quando?
La popolazione mondiale era cresciuta, partendo dai 500 milioni del 1500. Thomas Malthus, nel 1798, ha pronosticato la sovrappopolazione della popolazione mondiale quando questa si stava avvicinando ai 1.000 milioni di persone, un livello che il mondo ha raggiunto nel 1804. La prosperità è aumenta gradualmente tra il 1500 ed il 1800, sosteneva Malthus, ma senza l’aumento della capacità produttiva partito dalla rivoluzione industriale, la popolazione mondiale avrebbe raggiunto i 1,62 miliardi di persone entro il 2011. Questa sarebbe la popolazione “naturale” di oggi.
La crescita dal 1800 ha eliminato i precedenti limiti della produzione dei mercati. Con una popolazione di questo livello, quasi tutti i gravi problemi ambientali del pianeta non ci sarebbero. Quand’anche se tutti i 1620 milioni di abitanti della popolazione “naturale” del mondo avessero goduto dello standard di vita occidentale, gli effetti della produzione del riscaldamento globale e dell’inquinamento potrebbero essere facilmente assorbiti dall’ecosfera planetaria.
Intorno al 2004, le proiezioni demografiche delle Nazioni Unite pronosticavano il raggiungimento di una popolazione di 8 miliardi entro il 2027, con un picco intorno ai 9,3 miliardi appena prima del 2050 con un lento calo in seguito. Le ultime proiezioni non presentano alcun picco di popolazione fino al 2100, con una popolazione che i 10,12 miliardi. Ma a questo livello, ce la farà il pianeta che ci ospita?
Quanti di quei 10 miliardi di persone vorranno standard occidentali di vita? Negli ultimi due decenni in paesi a grande crescita demografica come la Cina, l’India e gli altri mercati emergenti sono entrati a pieno titolo nell’economia mondiale. Il numero di persone che possono aspirare a standard occidentali di vita è aumentata da 600 milioni a circa 3 miliardi, facendo salire i prezzi delle materie prime e moltiplicando le emissioni di carbonio.
Con una popolazione mondiale così elevata nel 2100, è probabile che l’economia mondiale sarà instabile. Qualche studioso pronostica, a quel punto, un crollo dei mercati e della popolazione. Il risultato non sarà un graduale declino del tenore di vita, perché i sistemi complessi non sono stabili quando vengono messi sotto stress. Come il mondo si ristabilirà dopo il crollo dipenderà da cosa l’avrà causato.
Qualche analista sostiene che il mondo abbia bisogno di controllo della popolazione per “piegare la curva” della sua crescita verso il basso in modo che possa raggiungere il suo picco nel più breve tempo possibile ed iniziare il declino verso un livello di sicurezza.