Ancora una giornata da dimenticare per Piazza Affari. Dopo un inizio d’anno in positivo, la Borsa Italiana registra una nuova flessione, risultando la peggiore d’Europa. I titoli che hanno travolto il mercato sono stati i bancari, in particolare Unicredit proprio dopo l’aumento a sconto. Il FTSE Mib finisce così col cedere il 3,65%, attestandosi a 14.767 punti.
Lo spread tra Btp e Bund chiude a 523 punti base, con il rendimento della carta decennale italiana al 7,09%
Anche le borse asiatiche vedono arrestare i rialzi dei primi giorni dell’anno: nella terza seduta del 2012 i principali listini dell’area hanno chiuso in calo, seppur con qualche eccezione, a causa del riaccendersi dei timori sul debito dell’area euro.
Tokyo ha perso lo 0,83%, Seul l’1,08% e Shanghai lo 0,97%, mentre sale Hong Kong +0,36%.
Il premier greco Lucas Papademos ha annunciato che serviranno nuove misure di austerity e un nuovo accordo con la Troika, senza il quale per Atene si aprirà la strada del fallimento già a marzo.
Attesa sui merc ati francesi per l’asta dei titoli di stato da 8 miliardi dopo che ieri la Germania ha collocato 4,1 miliardi di bund, al di sotto della forchetta massima di cinque miliardi, nonostante la domanda fosse sufficiente a coprire, seppur di poco, l’intero ammontare.
Ma la conclusione di questo escursus per il mondo vede omunque i Paesi Europei messi sempre male.
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