Una giornata molto positiva per la borsa italiana, che ieri è stata maglia rosa in Europa, registrando rialzi vicinissimi al 3%, doppiando le altre principali piazze finanziarie del Vecchio Continente, anch’esse positive. Sin dalla mattinata, il senso delle contrattazioni a Piazza Affari era stato sempre con il pollice su, con alcuni titoli, come Monte dei Paschi di Siena e Finmeccanica, che sono arrivati a guadagnare quasi il 13% e il 10%, rispettivamente.
E se l’azionariato ha promosso la manovra da 30 miliardi del governo Monti, ancora meglio è andata sul mercato dei titoli di stato, dove il differenziale tra i rendimenti decennali dei nostri BTp e di quelli tedeschi è sceso a 375 punti base, ossia una cinquantina di punti in meno dal dato di chiusura della seduta precedente del venerdì.
In un paio di giornate, quindi, siamo passati da uno spread prossimo ai 500 bp a uno sotto i 380 bp. L’inversione di tendenza si spera sia definitiva, che possa essere cioè il preludio di una nuova fase di rientro della crisi dei nostri titoli. Fa ben sperare che se agli inizi della scorsa settimana i nostri decennali rendevano il 7,40%, ieri i BTp a 10 anni hanno chiuso con rendimenti sotto il 6%, in zona 5,90%.
Tuttavia, è pure il contesto europeo ad avere spinto verso un clima maggiormente positivo. C’è attesa e speranza per il Consiglio europeo del prossimo giovedì e venerdì, quando dovrebbero essere approvate alcune decisioni fondamentali per dare una risposta alla crisi dell’Eurozona.
Sembra esserci una schiarita sull’Efsf, il Fondo europeo di salvataggio, che dovrebbe fungere da copertura assicurativa sulle prime perdite del 20-30% del valore dei bond governativi.
E dovrebbe anche materializzarsi il sostegno della BCE alla liquidità delle banche dell’Eurozona, il punto fondamentale del trasferimento della crisi dalla finanza all’economia reale. Va da sè che se il vertice fallisce, si aprirebbe uno scenario inimmaginabile, ma forse stavolta siamo vicini a un punto di svolta positivo.
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.