La Borsa Milano rimane con il segno negativo , comportandosi peggio delle altre Borse, a causa della debolezza marcata dei bancari. Sul comparto pesano le dichiarazioni di sabato, del Governatore della Banca d’Italia, Draghi, il quale ha esortato gli istituti italiani a procedere con i rafforzamenti dei ratio patrimoniali anche tramite aumenti di capitale.
A differenza dei bancari Telecom Italia tiene ed è in rialzo dello 0,64% a 1,107 euro dopo i risultati di venerdì migliori delle attese e l’aggiornamento del piano industriale. Ridurre il debito a 25 miliardi nel 2013 nonostante un incremento di dividendi del +15% spiega, più che i risultati 2010, la reazione del mercato.
Al momento Equita stima un debito 2013 di 26,7 miliardi comprensivo di un possibile cash out di 500 milioni per l’asta frequenze nel 2012. Equita ha comunque ribadito reduce e un target price a 1,2 euro su TI, invece oggi Goldman Sachs ha rivisto al rialzo il target price dell’azione ordinaria da 1,22 a 1,24 euro confermando il rating neutral, della risparmio (+1,91% a 0,9330 euro) da 1 a 1,01 euro (neutral).
Nel complesso gli analisti di GS si aspettano un Ebitda stabile piuttosto che in crescita. “Pensiamo che una maggiore visibilità sulla crescita dei dividendi aumenti l’attrattiva di Telecon Italia, mentre il downgrade delle prospettive 2011 per il business domestico in seguito a un altro trimestre debole abbassa i rischi per le previsioni a breve termine.
L’Autorità per le garanzie nelle comunicazioni, Agcom, ha dato il via libera agli aumenti di prezzo, già decisi per l’anno in corso, per la vendita dei servizi di accesso all’ingrosso alla rete fissa di Telecom Italia. Il nulla osta agli aumenti era condizionato alla verifica della qualità del servizio e alla realizzazione di ammodernamenti della rete. Speriamo che la Telecom sia così esortata a mettere in sicurezza tutte quelle situazioni che molti clienti denunciano alla Telecom, che però non vengono mai esaudite dall’azienda.
Visto l’aumento previsto, si spera che la Telecom Italia migliori anche la gestione dei call center, che attualmente sono portati a vendere ai malcapitati clienti che al posto di risolvere i loro problemi si vedono refilare un po’ di tutto, dai telefoni cordless ai pc, dalla televisione via internet a quella Mediaset o Sky
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