Italia Independent è sbarcata ieri in borsa. Il titolo è stato ammesso alla negoziazione sul mercato Aim, quello che raggruppa le piccole e medie imprese, che necessitano capitali da parte di investitori istituzionali. L’esordio è avvenuto con una IPO da 13,6 milioni, pari a 525 mila azioni ordinarie, di cui 425 mila tramite aumento di capitale e 100 mila per cessione da parte degli azionisti. Le azioni sono state offerte al mercato al prezzo cadauno di 26 euro, ma le richieste sono state così alte, che la prima seduta è finita con un guadagno del titolo del 16,5% a oltre 30 euro.
Italia Independent è stata fondata nel 2007 da Lapo Elkann e si occupa di ideazione, produzione e distribuzione di occhiali made in Italy del segmento premium. Nel 2012 è stato raggiunto un fatturato di 15 milioni di euro, mostrando nel biennio 2011-’12 un tasso annuo di crescita del 67%, visto che le vendite ammontavano ancora a 6 milioni di euro nel 2010.
E’ stato quotato in borsa poco meno di un quarto dell’intero capitale, per una valutazione complessiva della società di 57,4 milioni di euro, pari a 65 volti l’utile da 907 mila euro maturato nel 2012 e 19,3 volte il suo ebitda (2,97 milioni).
Sebbene dal raffronto con colossi come Luxottica e Safilo emergerebberop multipli apparentemente eccessivi, va detto che le prospettive di crescita incoraggianti di Italia Independent lascerebbero pensare a una valutazione, tutto sommato, corretta. Ricordiamo, ad esempio, che Luxottica ha un rapporto p/e di 19 e uno p/ebitda di 13,4. Safilo li ha rispettivamente a 33 e 7.
Le richieste di ieri hanno ammontato subito a tre volte l’importo offerto e per il 40% sono derivate dai mercati stranieri. Con l’IPO, Lapo Elkann scende dal 64% al 48,8% del capitale, Mario Ginatta all’8,92%, Andrea Tessitore all’8,48%, Giovanni Accongiagioco al 3,43%, Alberto Fusignani al 3,43% e Pietro Peligra al 3,19%.