La crescita economica e l’inflazione saranno più alte di quanto preventivato per i prossimi 12 mesi nel colosso cinese: nel paese più popolo del mondo e seconda economia mondiale, è però concreto il rischio di una secca frenata del mercato immobiliare, stando alle stime trimestrali della Banca mondiale, pubblicate ieri.
Nel rapporto è indicato come non sia ancora giunto il momento, per le autorità cinesi di allentare la stretta sulla politica monetaria: infatti la Bana mondiale da notare che «Anche se le nostre previsioni per l’inflazione non sono particolarmente preoccupanti, i rischi, compreso lo shock per l’aumento ulteriore delle materie prime, invitano alla vigilanza»,Ritornando ai numeri il Pil cinese farà segnare nel 2011 un +9,3%, con un miglioramento di oltre mezzo punto percentuale rispetto all’8,7% della stima precedentemente divulgata. Per il prossimo anno invece si profila un +8,7% contro l’8,4% finora previsto.
Per quanto riguarda l’inflazione invece la Banca Mondiale prevede che i prezzi aumenteranno intorno al 5% quest’anno, mentre nel corso del 2012 l’aumento sarà più contenuto, pari al 3,4% (+0,1% riguardo alla stima precedente).Le previsioni per il futuro vedono un rallentamento della corsa dei prezzi dei generi alimentari, il principale motore dell’inflazione cinese.
Parallelamente ai numeri dell’economia in cina continua anche a crescere il numero di abitanti: stando all’ultimo censimento ufficiale la popolazione è salita a 1,339 miliardi di individui, dopo i 1,265 miliardi fatti registrare quasi 11 anni fa, nel 2000. Nel 1953, cioè nell’anno in cui fu realizzato il primo censimento nazionale, i cinesi erano circa 594 milioni.
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