L’ultima circolare della Banca d’Italia ha introdotto novità rilevanti per le banche italiane. Queste non potranno distribuire dividendi sull’esercizio 2012, qualora abbia chiuso nell’anno con i conti in rosso. E anche nel caso si possano distribuire dividendi, questi devono rimanere entro il 50% degli utili. Non solo: non saranno possibili erogazioni di parti variabili degli stipendi al personale dirigenziale e per evitare che quest’ultima previsione possa essere aggirata, Via Nazionale ha vietato anche l’aumento della parte fissa dello stipendio, nonché la possibilità di aumentare la parte variabile per gli esercizi successivi al 2012. E la circolare si completa con la richiesta che gli istituti raggiungano un Core Tier1 maggiore fino a 100 punti base o 1% del livello minimo imposto dall’Eba, pari al 9%.
In definitiva, Bankitalia ha emanato una serie di direttive mirate al rafforzamento del capitale bancario, per evitare che questo possa essere intaccato da politiche sbagliate di remunerazione dei soci e dei manager. Esitando un esercizio in perdita, infatti, il dividendo erogato ai soci sarebbe possibile solo attingendo alle riserve, mettendo a rischio, quindi, il patrimonio dell’istituto.
Per le banche con i conti in attivo, poi, è stato imposto il limite del 50% degli utili distribuibili, con la conseguenza che il resto debba andare a rafforzare il capitale. E anche lo stop ai bonus dei manager si configura quale direttiva finalizzata a non premiare coloro che si sono resi responsabili di risultati negativi.
Via Nazionale ha fatto intendere così che l’aria è cambiata e i cda delle banche italiane dovranno iniziare a cambiare registro.