Si aggiunge un capitolo alla già lunga e travagliata storia della Way Assauto, storica azienda piemontese produttrice di ammortizzatori: l’azienda è nata nel 1906 dalla fusione di due officine dell’epoca, quindi nel 1971 era stata acquistata dalla multinazionale americana Itt, poi si era trasformata nella Iao Industrie Riunite; si ritornò quindi al nome storico contemporaneamente al passaggio al gruppo Rigamonti. Vi sono stati ancora molti cambi di proprietà, fino al lungo iter fallimentare e all’arrivo, oggi, di un gruppo cinese.
La certezza che la nuova proprietà intenda mantenere la sede produttiva per il mercato europeo in Piemonte non c’è, ma vi sono spiragli positivi, o che almeno sembrano tali dopo un iter fallimentare durato anni e anni. Inoltre i cinesi potrebbero sì continuare la produzione, ma non è detto che vengano mantenuti tutti i posti d lavoro presenti in azienda prima del fallimento.
Tino Camerano, della Fim di Asti, riassume così la situazione: <<Possiamo solo sperare che le trattative che avvieremo servano a convincere i cinesi a mantenere l’insediamento produttivo ad Asti>>, per poi continuare con un laconico <<con il fallimento sono venuti meno tutti i vincoli>>. Il sindacato, inoltre, punta anche il dito sul passato, dato che durante i periodo di amministrazione controllata che ha preceduto il fallimento, l’unico ”obiettivo” raggiunto è stato la perdita di un portafoglio clienti del valore di circa 10 milioni di euro, che «da giugno dello scorso anno non era più stato possibile rifornire»
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.