Dati in chiaroscuro quelli che ieri ha divulgato il presidente dell’Inps, Antonio Mastrapasqua, riguardo al ricorso delle aziende italiane alla cassa integrazione e ai sussidi di disoccupazione richiesti. Complessivamente, nel 2011 sono state 953 milioni le ore autorizzate di cassa integrazione, a fronte di 1,2 miliardi di ore nel 2010, per un calo del 20,8% su base annua.
Nel mese di dicembre, poi, il caso è stato più accentuato, essendo state autorizzate 60 milioni di ore, contro le 86,5 milioni del dicembre 2010, segnando un calo del 29,7%.
Quanto ai sussidi di disoccupazione, a dicembre le nuove richieste segnano un aumento del 2,7%, passando dalle 123 mila del 2010 alle 126 mila del mese scorso.
Pertanto, questa divergenza tra i dati sulla cassa integrazione e sui sussidi di disoccupazione, spiega lo stesso Mastrapasqua, evidenzierebbe la necessità di riformare il sistema degli ammortizzatori sociali.
In particolare, il ricorso alla cassa integrazione guadagni ordinaria è sceso del 33,8%, mentre quello per la cassa integrazione guadagni straordinaria del 15,8%. Infine, le ore di cig in deroga sono diminuite del 15,3%.
Stando a questi dati, non ci sarebbe conferma di un peggioramento dello stato dell’occupazione in Italia, negli ultimi mesi. Questo potrebbe anche essere dovuto al fatto che le aziende avrebbero esaurito la possibilità di ricorrere alla cassa integrazione. Tuttavia, gli stessi dati Inps rimarcano come quelle di cui sopra siano le ore “autorizzate”, ma sulla base dell’andamento del 2009 e del 2010, ci si attende che quelle effettivamente usufruite non vadano oltre le 440 milioni, contro una media di 600 milioni del biennio precedente. Un calo del 25%.
Infatti, molte aziende si premurano a chiedere la cassa integrazione, per prudenza, ma poi non la utilizzano. Bisogna vedere se questi dati positivi facciano poi il paio con quelli dell’occupazione.
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