Nei primi cinque mesi dell’anno sono stati 520 mila i lavoratori dipendenti in cassa integrazione a zero ore, per una perdita media salariale di 3.300 euro l’anno, al netto delle tasse, pari a 1,7 miliardi complessivi.
In tutto, sono state erogate 460 milioni di ore di cassa integrazione, un dato che per la Cgil lascia pensare che entro la fine dell’anno si arriverà a un miliardo di ore, che si aggiungeranno ai 4,4 miliardi di ore già erogate negli ultimi cinque anni. Rispetto al periodo gennaio-maggio 2012, la crescita è stata del 6,74%, anche se a maggio le ore autorizzate sono diminuite del 10,68% su base mensile. Boom della cig straordinaria, che sale del 27,42% su base annua, sempre nel periodo gennaio-maggio, ma scende del 30,39% a maggio su aprile. Esplode la cig in deroga, che su base annua cresce del 139,02% nei primi cinque mesi del 2013, sebbene a maggio sia diminuita del 29,15% sul mese di aprile.
E nel mese di maggio il salario orario medio dei lavoratori dipendenti è cresciuto in Italia dell’1,4% su base annua, mostrando una variazione nulla su base mensile. Sono i dati comunicati dall’Istat, che evidenziano come nello stesso mese l’inflazione sia stata dell’1,1%. Pertanto, lo scorso mese si sarebbe registrata una variazione reale positiva degli stipendi.
Sempre secondo l’Istat, i lavoratori dipendenti in attesa di rinnovo del contratto a maggio ammontavano a 6,7 milioni, il 52,3% dell’intera platea, di cui 2,9 milioni sono dipendenti pubblici. In particolare, il mese scorso sono arrivati in scadenza due contratti per ognuno rinnovato. Tra la data di scadenza del vecchio contratto e quella di rinnovo trascorrono mediamente 24,1 mesi, che scendono a 11,2 mesi nel settore privato.