Mettersi in proprio per crearsi un lavoro può non essere agevole, per la mancanza di finanziamenti. Quali sono le possibilità cui ci si può rivolgere? Dopo le possibilità già raccontate precedentemente, vediamo gli aiuti che possiamo trovare in Italia.
Anche a livello nazionale esistono numerose agevolazioni, sono disciplinate dal Dlgs. N. 185 del 2000 e sono gestite da Invitalia.
Gli aiuti sono rivolti a nuove imprese o ampliamenti di aziende che operano nei settori di erogazione di servizi quali beni culturali, turismo, manutenzione opere civili e industriali, innovazione tecnologica, agricoltura, ma anche a cooperative di tipo b (nelle quali cioè i soggetti svantaggiati sono il 30% dei lavoratori soci). Requisito è che le imprese richiedenti siano società e cooperative, quindi non ditte individuali, e che siano costituite per la maggior parte da soggetti di età compresa tra i 18 e i 35 anni.
Anche la gestione dell’azienda nella fase di avvio è finanziata con un contributo a fondo perduto concesso in regime di de minimis (ovvero aiuti di importo limitato non soggetti alla notifica alla Commissione Europea, in base ai quali ogni beneficiario potrà ottenere fino a 200 mila euro, 100 mila se si tratta di trasporti, nell’arco di tre esercizi finanziari).
Per le misure per l’avvio di piccole imprese (da parte di disoccupati o inoccupati attraverso iniziative di lavoro autonomo, microimpresa e franchising) bisogna distinguere il caso di persone fisiche, cui sono richiesti sono maggiore età, residenza da almeno sei mesi nel territorio nazionale (o alla data 1 gennaio 2000), e stato di non occupazione. I programmi di spesa non devono superare i 25.823 euro e non devono riguardare la produzione primaria di prodotti agricoli, pesca e acquacoltura.
Per le società di persone occorre che siano di nuova costituzione, che non abbiano fini mutualistici, che almeno la metà dei soci sia in possesso dei medesimi requisiti richiesti nel caso precedente in merito ad età, residenza e occupazione. In questa ipotesi il programma di spesa non potrà superare i 129.114 euro e l ‘ attività non potrà riguardare il commercio.
Per le ditte individuali, società di persone e capitali oltre ai requisiti richiesti nei precedenti due punti, le iniziative possono riguardare esclusivamente la commercializzazione di beni e servizi attraverso la modalità del franchising ed il franchisor deve essere convenzionato con Invitalia (la lista dei convenzionati è consultabile all’indirizzo www.invitalia.it).
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