Mettersi in proprio per crearsi un lavoro può non essere agevole, per la mancanza di finanziamenti. Quali sono le possibilità cui ci si può rivolgere? Dopo le possibilità già raccontate precedentemente è possibile rivolgersi all’orizzonte europeo. Lo strumento, realizzato dall’Unione per finanziare i disoccupati che hanno intenzione di avviare una piccola impresa, o le piccole imprese già avviate con massimo 10 dipendenti e fatturato complessivo che non superi i 200 milioni di euro è l’EPMF, ovvero lo European Progress Microfinance Facility.
Bisogna però, sottolineare che l’EPMF mette a disposizione un totale di 100 milioni di euro per singoli prestiti fino a 25mila euro.
L’Europa guarda alle PMI con due progetti, il FEI ed il FESR. Il FEI (Fondo Europeo per gli Investimenti) promuove l’accesso al credito per avviare una piccola o media impresa o effettuare investimenti in innovazione. Anche parte del FESR (Fondo Europeo per lo Sviluppo Regionale) viene rivolto alle Pmi per quanto indirettamente passando attraverso le Regioni che, insieme al FEI, elaborano appositi strumenti (prodotti finanziari quali capitali a rischi, garanzie e microcrediti) secondo l’iniziativa Jeremie nata per facilitare l’accesso ai fondi regionali da parte delle Pmi.
Per poter usufruire dei contributi europei occorre rivolgersi agli intermediari individuati dall’Europa per ogni stato membro, la cui lista si trova sulle pagine dei siti.
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