E’ in programma per oggi l’attesissimo incontro tra le istituzioni i sindacati e Fincantieri, per discutere del piano di tagli messo a punto dalla società che prevede la chiusura di due impianti e il licenziamento di molti lavoratori che aveva scatenato proteste di piazza degenerate in scontri con le forze dell’ordine a Genova e Castellammare. Intanto però arriva una boccata di ossigeno per le casse della società, grazie ad una commessa ottenuta anche con l’aiuto della cassa depositi e prestiti, cioè dello stato.
La cassa ha infatti approvato un prestito per la Carnival nell’ordine di 830 milioni per l’acquisto di due navi da Fincantieri a un tasso imperdibile e quindi l’affare è stato concluso. La nave da crociera avrà una stazza lorda di 141mila tonnellate ed sarà consegnata al brand inglese di Carnival, la P&O Cruises. Il natante entrerà in servizio nel 2015 e potrà ospitare ben 3.611 passeggeri, divenendo così l’ammiraglia della P&O.
In merito Giuseppe Bono ha dichiarato: «Quest’ordine dimostra che Fincantieri, anche in un momento difficilissimo come quello attuale, continua con grande determinazione la sua battaglia, su un mercato particolarmente depresso». Riguardo al futuro le sue parole sono invece state: «la prospettata riorganizzazione non è da intendere come la fine della cantieristica italiana né, tantomeno, come la rinuncia di Fincantieri ad avere un futuro di rilancio e di sviluppo per il proprio personale e per il Paese», cercando di gettare acqua sul fuoco della rabbia dei lavoratori.
L’incontro con sindacati e istituzioni, come già detto, è in programma per oggi: non resta che attenderne l’esito.
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