Finalmente è in corso un accordo per trovare una nuova soluzione alla crisi del debito in Europa. Cosa stia realmente accadendo, non è di facile comprensione e gran parte dei dettagli del pacchetto debito devono essere ancora elaborate.
Generare i presupposti necessari per il Fondo europeo di stabilità finanziaria (EFSF) ed i titoli necessari per rifinanziare il debito, ha posto le basi per un sostegno all’assedio dell’Euro.
La precaria condizione del settore bancario francese non potrà che pesare molto di più in questo disegno. I banchieri in Europa sembrano irremovibili nel non accettare più di un taglio del 21 per cento sul debito greco ed estensioni transfrontaliere di quello stesso debito. La salute delle banche francesi è fondamentale in questo progetto.
Giovedì un azzardo calcolato tra il Cancelliere tedesco Angela Merkel ed il presidente francese Nicolas Sarkozy ha rotto la situazione di stallo. L’accordo franco tedesco costringerà le banche ad accettare una riduzione del 50 per cento o la responsabilità di un crollo della valuta continentale. Il livello del 50 per cento potrebbe non essere sufficiente per prevenire il fenomeno chiamato “default selettivo.” Alla fine delle azioni intraprese, le economie periferiche, come quella della Grecia, potrebbero ancora essere traballanti ed instabili.
L’EFSF è oggi sfruttato per la somma di 1000 miliardi di euro. Questa somma può sembrare impressionante, ma potrebbe ancora non essere sufficiente che per tamponare il problema. Per esempio, non può essere applicato in Italia, in cui l’ingombro del debito è semplicemente troppo grande. Ancora sconosciuti sono un certo numero di ingredienti, due in particolare. Chi sta per acquistare questi titoli? E come il settore bancario europeo si ricapitalizzerà? Entrambi questi punti sono essenziali o il piano cadrà nel volto. A meno che le banche si liberino dei debiti detenuti e acquistino le nuove obbligazioni, questa iniziativa potebbe implodere.
Puoi votare l'articolo anche qui, gli articoli precedenti qui.