Il ministro dell’Economia in occasione dell’assemblea del Consiglio nazionale geometri, in un incontro a porte chiuse tenutosi nel pomeriggio, secondo quanto riferito da alcuni partecipanti, avrebbe avvertito che la nuova edizione del Piano casa arriverà con il decreto legge per lo sviluppo ai primi di maggio.
Il nuovo Piano Casa si proporrebbe quali obiettivi principali il contrasto alla crisi economica, la tutela dei livelli occupazionali, l’utilizzo delle energie rinnovabili, l’incremento del patrimonio di edilizia residenziale pubblica e privata anche attraverso la riqualificazione di aree urbane degradate o esposte a particolari rischi ambientali e sociali oltre che il miglioramento del patrimonio edilizio esistente. «Il ministro ha detto che la legge sarà resa più operativa – hanno riferito i geometri – superando i problemi emersi a livello regionale a causa dei vincoli esistenti.
La soluzione é stata trovata rimanendo all’interno dei limiti imposti dalla Costituzione». L’idea sarebbe quello di rendere più operativo il Piano Casa a livello nazionale, che fin’ora ha dovuto superare gli ostacoli dei vincoli imposti dalle Regioni. Tremonti ha annunciato l’arrivo di una semplificazione della Scia (Segnalazione certificata d’inizio attività, che prende il posto della Dia) «che potrebbe rilanciare l’economia del settore costruzioni».
Nel pacchetto di misure per lo sviluppo da varare all’inizio di maggio, riferiscono sempre i geometri, ci saranno pure norme «per il rilancio degli appalti di lavori pubblici», che devono vedere partecipi «imprese edili e geometri, piuttosto che gli uffici legali che intasano i tribunali amministrativi». A questo proposito il ministro ha confermato che saranno posti limiti alle riserve nel meccanismo degli appalti pubblici. Il presidente dei geometri Fausto Savoldi ha sottolineato l’impegno della categoria «per cogliere tutte le opportunità offerte dai finanziamenti europei e per le quali già 6.500 geometri hanno manifestato il loro interesse».
Il titolare del Tesoro avrebbe infine ribadito che è in arrivo un decreto sui distretti turistici ed avrebbe anche rassicurato la platea dei geometri sul fronte dei conti pubblici confermando che l’Italia non è messa male, nè peggio di altri paesi, a eccezione della Germania che ha avuto una grande crescita, anche se, avrebbe sottolineato il ministro, «noi italiani tendiamo ad autopenalizzarci». In particolare, il titolare del Tesoro avrebbe ribadito che il debito va tenuto sotto controllo e che l’economia italiana va meglio di quanto si tende a credere.
Il Piano prevede l’ampliamento, per uso abitativo, fino al 20% della volumetria esistente (fino al 30% per quelle ricostruite) per gli edifici residenziali uni-bifamiliari, per edifici di volumetria non superiore ai 1.500 metri cubi, per edifici residenziali composti da non più di tre piani fuori terra. Sarà consentito a chi vuole demolire un immobile costruito in aree a rischio di ottenere un ‘bonus urbanistica’ con un aumento volumetrico del 50% per la ricostruzione in aree non a rischio. Previsti anche casi in cui è consentito il cambio di destinazione d’uso per edifici a destinazione turistico-alberghiera in modo da trasformarli in abitazioni civili. Questo a patto che il 35% di quelle abitazioni venga destinato ad Edilizia Residenziale Sociale.
Verranno snellite le procedure per la riqualificazione delle aree degradate, che può avvenire attraverso la riconversione delle aree industriali dismesse da almeno tre anni, senza più attenersi al limite dei 15 mila metri quadri. Le aree riqualificate possono essere destinate ad edilizia abitativa, insediamento di negozi e botteghe artigiane, allestimento uffici.
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