Siamo in dirittura d’arrivo per quanto riguarda la privatizzazione di Tirrenia: l’offerta di 380 milioni, che saranno versati in parte subito e in parte a rate è diventata definitiva. Infatti la Compagnia italiana di navigazione (Cin), cioè la cordata di armatori costituita da Gianluigi Aponte, Manuel Grimaldi e Vincenzo Onorato sotto la guida di Ettore Morace, ha presentato agli organi competenti il suo piano definitivo per l’acquisizione della società.
Il documento programmatico è stato consegnato nelle mani del commissario straordinario della società, Giancarlo D’Andrea e dell’advisor finanziario Rotschild ed è la sintesi di un progetto che ha visto la fine dell gestazione nel momento dopo che Cin è rimasto l’unico soggetto in gara interessato al processo di privatizzazione.
A quanto risulta la Cin ha scelto di versare una somma pari a circa 200 milioni di euro subito, all’atto dell’aggiudicazione, e di pagare altri 180 milioni, attraverso 3 rate da circa 60 milioni ognuna, liquidate però dopo l’ottenimento dei contributi pubblici, che dovrebbero attestarsi sui 72milioni annui per 8 anni. Le rate dovrebbero essere saldate il terzo, il sesto e l’ottavo anno.
Il piano industriale prevede che saranno confermate le linee di trasporto gestite attualmente, (gestite attraverso le 18 navi di proprietà , cioè 13 traghetti passeggeri e merci e 5 navi merci), oltre che l’impegno di mantenere il livello occupazionale, cosa non di poco conto dato che si sta parlando di circa 1.400 persone. Sono anche in programma investimenti per un valore di circa 10 milioni annuali, che dovrebbero essere volti al miglioramento delle condizioni dei natanti.