Il colosso del web, Groupon, specializzato nelle vendite scontate con i buoni, ha chiuso anche l’ultimo trimestre del 2013 in perdita di 81,25 milioni di dollari, nonostante il fatturato sia salito su base annua del 20,3% a 768,45 milioni. Nel quarto trimestre del 2012, i conti avevano chiuso in rossi di 81,09 milioni, lievemente meglio. Pertanto, la perdita per azione è stata di 12 centesimi, mentre gli analisti si attendevano un utile per azione di 2 centesimi e un fatturato a 720,6 milioni. Al netto delle voci straordinarie, l’utile per azione sarebbe stato di 4 centesimi.
E nemmeno per il trimestre in corso ci si attende buone notizie, con un fatturato stimato tra 710 e 760 milioni e una perdita per azione tra 2 e 4 centesimi, quando gli analisti stimavano un fatturato più basso a 669 milioni, ma un utile per azione di sei centesimi.
A pesare negativamente sui conti del gruppo sarebbero le ingenti spese di marketing e le recenti acquisizioni, come della società sudcoreana dell’e-commerce Ticket Monster e il retailer di moda Ideeli.
Gli acquisti da mobile sono cresciuti del 10% al 50% del totale nel mese di dicembre, così come gli utenti attivi sono cresciuti del 9% a 77,9 milioni, con il fatturato in forte aumento in Europa, Medio Oriente e Africa (Emea),+43%, del 18% in Nord America, ma in calo del 15% nel resto del mondo.
La delusione degli investitori è stata cocente, se è vero che il titolo, che in chiusura ieri aveva guadagnato a Wall Street il 2,58%, nelle contrattazioni afterhours ha perso oltre il 12%, attestandosi a 10,28 dollari. Dal giorno dell’IPO, avvenuta nel novembre del 2011, ad oggi, il titolo Groupon ha perso l’80%.