Il Tesoro ha piazzato stamane 7,5 miliardi di BTp a 3, 7 e 30 anni. Dopo l’ottimo risultato dell’asta di ieri, quando sono stati emessi 8 miliardi di BoT a un anno al rendimento minimo storico dello 0,676%, c’era qualche timore per l’esito odierno, visto che il collocamento avveniva in piena crisi politica.
Fortunatamente, le cose sono andate bene anche oggi, visto che i rendimenti si sono attestati ai minimi. I BTp a tre anni hanno esitato un rendimento medio lordo dell’1,41%, mentre i titoli a sette anni del 3,02%. Bene anche i titoli a 30 anni, il cui rendimento è stato el 4,59%. Tutti, sostanzialmente in linea con i tassi vigenti sul mercato secondario per le scadenze omologhe.
Tuttavia, lo stato di grazia dei mercati potrebbe cessare o attenuarsi, come dimostra la crescita dello spread, subito dopo la fine delle aste. Il differenziale di rendimento è salito a 210 punti base e in controtendenza a quanto è accaduto per i titoli degli altri Piigs, i rendimenti decennali sono lievemente saliti al 3,8%, quando ieri avevano chiuso sotto il 3,7%.
Questo dovrebbe destare qualche preoccupazione, perché se la crisi dovesse prolungarsi oltre il dovuto, i mercati potrebbero spazientirsi e annullare in buona parte il calo dei rendimenti degli ultimi mesi, specie se le turbolenze già in atto sui mercati emergenti dovessero portare a una destabilizzazione generale.
Finora, il risultato positivo anche di oggi sembra segnalare che resta l’ottimismo degli investitori sull’Italia anche per un periodo di riferimento a medio e lungo termine.