Gli accertamenti sulle imposte versate sono diminuiti, ma sono diventati più fruttuosi: le forze dell’ordine stanno dunque affinando le tecniche per andare a colpo sicuro con i loro accertamenti, ottimizzando quindi le risorse a loro disposizione. L’Agenzia delle Entrate ha effettuato all’incirca 6mila controlli in meno rispetto a quanto fatto nel 2009, ma ha parallelamente incrementato l’evasione scovata, che comunque è bene ricordare che è sempre leggermente inferiore a quanto viene poi effettivamente incassato dallo stato.
L’aumento di imposte scovato è stato di circa 28 miliardi di euro, con un positivo +5,7% in più rispetto all’anno precedente. In determinate zone d’Italia i controlli effettuati dalle forze dell’ordine, in particolare dalla guardia di finanza, sono stati particolarmente accurati: per esempio a Trento la maggiore imposta accertata è salita, nel giro di un solo anno, del 71,6%, un dato che dovrebbe far riflettere tutti coloro che incolpano il Sud di essere l’unica zona d’Italia ad evadere il fisco. C’è inoltre da dire che a Trento il risultato è arrivato a fronte di un numero di accertamenti identici: 7251 contro i 7249 dell’anno prima.
Rimanendo al Nord, in Lombardia la ricerca degli evasori ha permesso di registrare un aumento del 48,6% rispetto al2009, per un valore complessivo di 8,2 miliardi di euro. In controtendenza invece c’è l’Emilia Romagna dove i controlli hanno evidenziato un calo dell’evasione, che si è dimezzata nel corso di un anno solare: -54,9%.
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