Il titolo UnipolSai è in altalena a Piazza Affari, dopo avere guadagnato il 2,5% in apertura di seduta, mentre già alla metà della giornata di contrattazioni si attestava in fondo al listino, segnando un ribasso del 3,56%. Si tratta del secondo giorno di negoziazione del titolo, nato dalla fusione tra Unipol, Fondiaria Sai e Milano Assicurazioni. Ma da ieri è presente solo il titolo UnipolSai, così come è rimasto anche quello della controllante Ugf.
Stamane, l’ad Carlo Cimbri ha affermato che intende prendere in considerazione l’offerta della compagnia belga Ageas per la cessione degli asset, così come è stato imposto dall’Antitrust in cambio del via libera alla fusione tra Unipol e FonSai. Tuttavia, lo stesso manager ha specificato che tali cessioni saranno possibili solo a condizioni di mercato congrue e sulla base del contesto generale.
Un’affermazione, quella di Cimbri, che sembra allontanare la prospettiva di una cessione imminente di parte del ramo premi, quando restano 8 giorni alla scadenza fissata dall’Antitrust e in assenza di proroghe sarebbe comminata a Bologna una multa pari all’1% del suo fatturato, che ammontava a 15,5 miliardi di euro nel 2012.
Il titolo sta risentendo a Piazza Affari di queste notizie contrastanti, perché dall’altro lato lo stesso Cimbri si è mostrato ottimista sulla chiusura dell’esercizio 2013, che potrebbe avere esitato risultati migliori dagli obiettivi fissati dal piano industriale. Così come dovrebbe essere centrato il target degli utili per 814 milioni nel 2015, grazie a 350 milioni da sinergie per la fusione.
I marchi che UnipolSai potrebbe cedere sarebbero Liguria, Milano Assicurazioni e Sasa per un valore complessivo stimato in 1,7 miliardi di euro.