Lo spread BTp-Bund è sceso sotto i 200 punti base per la scadenza a dieci anni. Non accadeva dalla seduta del 6 luglio del 2011. Un BTp a 10 anni rendeva stamane intorno al 3,96%, circa un punto in meno rispetto alla chiusura di ieri. Ancora meglio è andata ai Bonos spagnoli, che per la medesima scadenza rendono intorno al 3,90%. Pare, quindi, che i rendimenti sui bond sovrani di Italia e Spagna si stiano normalizzando, visto che stanno tornando ai livelli pre-crisi. Lo spread in sé resta ancora qualche decina di punti più alto, ma i livelli dei tassi sono quelli di tre anni fa, prima che partisse l’attacco contro i BTp e i Bonos.
Sta accadendo, infatti, che i rendimenti periferici si stanno riducendo, mentre iniziano a crescere quelli tedeschi, ormai al 2%, quando fino a pochi mesi fa erano anche al di sotto dell’1,4%.
I rendimenti tedeschi dovrebbero continuare a salire lungo tutto il 2014 per attestarsi alla fine dell’anno al 2,50%. Questo implicherebbe una riduzione ulteriore degli spread, tranne che anche i rendimenti italiani e spagnoli inizino a salire per via del rialzo possibile dei tassi sui mercati internazionali, ora che la Federal Reserve ha iniziato a ridurre gli stimoli monetari.
In ogni caso, bisognerà fare i conti anche con una prevedibile diminuzione della domanda alle aste, vuoi perché le banche avranno molta meno liquidità a disposizione da investire, in seguito agli stress-test della BCE e per la restituzione di almeno altri 235 miliardi di euro entro il febbraio 2015, vuoi anche per la minore appetibilità dei titoli, dati i rendimenti sempre meno anomali dei nostri BTp.