Scossone in Telecom Italia, dove i consiglieri Cesar Alierta e Julio Linares, rispettivamente amministratore delegato e direttore generale di Telefonica, si sono dimessi dalle cariche ricoperte nel cda della compagnia italiana, dopo essere stati accusati di conflitto d’interesse per la questione Tim Brasil. Telefonica, infatti, è a capo di Vivo, il primo operatore mobile in Brasile, ma essendo nei fatti azionista di maggioranza di Telecom Italia, controlla anche Tim Brasil, al 67% dell’ex monopolista italiano. Per questo, nelle scorse settimane, l’autorità antitrust brasiliano, Cade, ha sanzionato gli spagnoli per 6,3 milioni e Tim Brasil per circa 330 mila euro, in quanto i prima hanno contravvenuto a un impegno con cui nel 2010 avevano promesso di tenere separati i destini di Vivo da quello in Telecom. Ma salendo al 66% in Telco, la holding che controlla Telecom al 22,4%, hanno apertamente violato tale impegno.
Le dimissioni giungono a pochi giorni dall’assemblea dei soci del 20 dicembre, convocata su richiesta di Findim di Marco Fossati, al 5% della compagnia. Potrebbe essere stata una mossa strategica per dimostrare agli azionisti che Telefonica non avrebbe intenzione di operare in conflitto d’interesse con la controllata, visto che negli ultimi giorni si moltiplicano i consensi in favore della mozione Findim, che chiede la revoca del cda e degli amministratori in quota Telco, perché non farebbero l’interesse di Telecom.
Si è già saputo che il piccolo azionista Massimo Consoli si è auto-candidato a ricoprire la carica di consigliere, dopo le dimissioni dei due uomini di Telefonica e la candidatura è stata allegata all’ordine del giorno dell’assemblea.