Con un discorso del presidente presidente Giuliano Poletti, si è aperto il 38esimo Congresso nazionale di Legacoop, a Roma, con la presenza di oltre 650 delegati (di cui il 32,5% erano donne e l’11% erano dei giovani) provenienti da ogni parte d’Italia.
Nel corso della relazione introduttiva sono stati posti da Poletti dei temi importanti per quanto riguarda la politica economica della nazione, che in molti ambiti viene considerata insufficiente, se non dannosa, per il servizio fornito ai cittadini. Queste le parole e gli esempi portati dal relatore: «le barriere regolamentari […] impediscono l’effettiva liberalizzazione della vendita dei carburanti, penalizzando i consumatori italiani rispetto a quelli di altri paesi europei; i ripetuti tentativi di ripristinare il monopolio di vendita per i farmaci, azzerando la positiva esperienza delle parafarmacie; il ripristino delle tariffe minime per le prestazioni professionali, mentre si dovrebbe andare avanti in direzione delle società professionali e interprofessionali, alla stregua di quanto avviene negli altri paesi avanzati».
Queste parole sono dunque di profonda critica alle decisioni prese dalle istituzioni in materia economica durante questi anni di crisi: è stato anche tirato in causa direttamente il governo, dato che, ha continuato il presidente dell’associazione «come a una nave in mezzo alla tempesta che deve trovare una nuova rotta, serve una guida capace e rispettata e un equipaggio affiatato. Servono un Governo ed una maggioranza parlamentare in grado di governare».
I lavori del congresso sono stati preceduti dalla lettura di un messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che ha sottolineato il ruolo delle cooperative nel corso della storia della nazione.
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