Arriverà domani sul tavolo del consiglio di amministrazione di Alitalia il nuovo piano industriale messo a punto dall’ad Gabriele Del Torchio. Stando alle indiscrezioni, esso prevederebbe almeno 3 mila esuberi del personale, ma i tagli potrebbero arrivare anche alle 4 mila unità. 1.100 dipendenti sarebbero messi in cassa integrazione e 2 mila contratti a termine non sarebbero più rinnovati. Il piano da 400 milioni di euro comprende il taglio del 20% per gli stipendi superiori ai 40 mila euro per piloti e hostess (British Airways paga i suoi dipendenti mediamente il 20% in meno), la soppressione di una decina di aerei che Alitalia non ritiene più necessari e la riorganizzazione dei voli. Secondo Del Torchio, infatti, la compagnia dovrebbe puntare in molte tratte sulla class economy, perché sarebbe questa a produrre gli utili.
Intanto, si apprende che Air France-Klm non sarebbe intenzionata a partecipare pro-quota all’aumento di capitale da 300 milioni. Se così fosse, la compagnia francese si diluirebbe fino al 6% in Alitalia dal 25% attuale, che la rende ad oggi il primo azionista.
Per questo, il ministro delle Infrastrutture, Maurizio Lupi, ha ribadito che in assenza di una partecipazione dei francesi alla ricapitalizzazione, la compagnia italiana cercherà un nuovo partner industriale internazionale.
Ma adesso lo scontro sarà duro anche sul fronte interno, perché i sindacati hanno annunciato battaglia, non accettando i tagli prospettati dal nuovo corso e che nei fatti sarebbero della stessa entità di quelli che anche i francesi avrebbero proposto per risollevare le sorti di Alitalia, altrimenti destinata al fallimento entro poche settimane.
L’obiettivo di Del Torchio e degli azionisti, infatti, è di rilanciare Alitalia, in modo da trattare alla pari con Air France per la cessione.