E’ record per la disoccupazione in Italia, salita al 12,2% nel mese di agosto dal 12,1% di luglio e l’1,5% in più su base annua. Lo conferma l’Istat, che conferma si tratti del dato più alto dall’inizio delle rilevazioni delle serie trimestrali dal 1977 e di quelle mensili dal 2004. E va ancora peggio tra i giovani (15-24 anni), dove il tasso di disoccupazione è esploso al 40,1%, in aumento dello 0,4% mensile e del 5,5% annuo. Rispetto al mese di luglio, in agosto il numero dei disoccupati è salito di 42 mila unità a 3.127.000, un aumento di 395 mila unità su base annua. Tra i giovani, sono 667 mila coloro che cercano un lavoro, l’11,1% della popolazione di questa fascia d’età.
Stabile l’occupazione, pari a 22 milioni 498 mila unità, in calo di 347 mila unità rispetto al mese di agosto del 2012 (-1,5%). Il tasso di occupazione risulta così sceso dello o,8% su base annua al 55,8%.
In calo gli inattivi, che scendono al 36,3%, -0,1% su base mensile e -0,2% su base annua. Rispetto a luglio, gli inattivi nella fascia di età 15-64 anni sono diminuiti di 42 mila unità e rispetto al mese di agosto del 2012 di 113 mila.
E preoccupano i risultati del Rapporto Cnel, che parla della necessità di avere una crescita pari ad almeno il 2% del pil all’anno fino al 2020, al fine di riportare per quell’anno all’8% il tasso di disoccupazione. L’esito del rapporto lascia, dunque, prevedere grosse difficoltà ad abbassare il numero dei disoccupati in un lasso di tempo ragionevole, mentre la prospettiva sembra di un mercato del lavoro stagnante per diversi anni.