Svolta in Vaticano, dove oggi lo Ior (Istituto Opere Religiose) pubblica il bilancio online per la prima volta nella sua storia. La notizia è stata annunciata ieri. La banca vaticana presenterà un rapporto di 100 pagine, approvato dal board dei cardinali e firmato dal presidente Ernst von Freyberg. La pubblicazione avverrà sul sito www.ior.va. Stando alle anticipazioni, l’istituto avrebbe chiuso l’esercizio conclusosi al 31 luglio di quest’anno con un utile di 86,6 milioni di euro, quadruplicato rispetto all’esercizio precedente. Il patrimonio complessivo ammonta a 7,1 miliardi, di cui 800 milioni è il patrimonio proprio, 3,2 miliardi il portafoglio in gestione e di 3,1 miliardi l’ammontare dei depositi. 18.900 i clienti e 114 i dipendenti.
Lo Ior contribuisce con 55 milioni in Vaticano. Il bilancio è stato certificato da Kmpg, che assicura, quindi, il rispetto dei principi contabili internazionali, previsti dall’Accounting Standards Board e presi a riferimento anche dalla UE.
La svolta dello Ior rappresenta la volontà di trasparenza della Città del Vaticano, dopo che la banca era entrata nella “black list” internazionale, accusata di non applicare le norme anti-riciclaggio. Entro la fine dell’anno è previsto anche il via libera definitivo di Moneyval, il comitato degli esperti contro il riciclaggio del Consiglio d’Europa.
D’ora in avanti, i conti saranno monitorati uno ad uno, per impedire che siano compiuta transazioni dubbie e di derivazione sospetta.
Lo Ior ha tra le sue attività anche quella di prestare denaro alle diocesi nel mondo, che possono indebitarsi per un determinato motivo. Tali prestiti gravano come perdite sul bilancio dell’istituto solo nel momento in cui la restituzione del debito diventa impossibile.