Twitter sbarcherà presto in borsa. E’ la stessa società di micro-blogging ad annunciare con un tweet nella serata di ieri, dopo la chiusura di Wall Street, di avere presentato alla Sec, la Consob americana, la documentazione S-1, necessaria per fornire informazioni finanziarie, propedeutica all’inital public offering (IPO) di una specifica categoria di titoli. Twitter sta approfittando di una legge varata nel 2012 dall’amministrazione Obama, la Jumpstart Our Business Startups, o Jobsact, che consente alle società con ricavi fino a un miliardo di dollari all’anno di tenere riservate le informazioni riguardanti il proprio business fino a tre settimane prima dell’inizio della roadshow per l’IPO. La legge mira a incentivare lo sbarco in borsa delle imprese americane di più piccole dimensioni.
Fondata nel 2006 nella Silicon Valley, Twitter ha 900 dipendenti ed è guidata da Jack Dorsey, uno dei fondatori. La società viene valutata più di 10 miliardi di dollari, ma l’IPO dovrebbe avvenire a prezzi prudenti, per evitare il flop di Facebook, che dopo una quotazione iniziale a 38 dollari, ha visto precipitare il titolo fino a meno della metà di tale valore, per risalire ai livelli iniziali solo nelle ultime settimane.
E’ di pochi giorni fa la notizia che Twitter ha acquistato MoPub. Anche se il prezzo dell’acquisizione non è stato reso noto, gli esperti ritengono che sarebbe avvenuto a una cifra compresa tra 300 e 400 milioni di dollari. MoPub è una società di pubblicità sul mobile e Twitter cerca di accrescere gli introiti pubblicitari proprio dalla sua presenza sui dispositivi mobile, cosa che fino a pochi mesi fa non era riuscita a Facebook. Oltre la metà dei ricavi pubblicitari dei cinguettii deriva, invece, dal mobile.