Naguib Sawiris non presenterà alcuna offerta per entrare nel capitale di Telecom Italia. Lo ha dichiarato lo stesso magnate egiziano, sostenendo che la decisione sarebbe frutto della preferenza politica in Italia per Telefonica. Nei giorni scorsi, l’ipotesi di un ingresso di Sawiris aveva fatto schizzare il titolo Telecom in borsa. A questo punto, indiscrezioni vorrebbero che in campo possa esserci anche una potenziale offerta di Vodafone, fresca di 130 miliardi di dollari, in seguito all’operazione di cessione del 45% in Verizon Wireless a Verizon, di cui circa a metà cash. Ma decisiva sarà la mossa degli spagnoli di Telefonica, che oggi controllano con oltre il 46% Telco, la holding di controllo in Telecom con il 22,4%.
Entro il 28 settembre, i soci di Telco dovranno comunicare se intendono lasciare il patto e magari la stessa holding. Dovrebbe uscire Mediobanca e anche Generali sarebbe in procinto di sciogliere il patto. A quel punto, Telefonica potrebbe acquisire le azioni dei soci italiani e arrivare potenzialmente fino al 22,4%.
In campo potrebbe esserci anche Carlos Slim, a capo di America Movil e temibile concorrente degli spagnoli in Sud America. Tuttavia, proprio l’opposizione di Telefonica ha impedito ad oggi al magnate messicano di ipotizzare un suo ingresso in Telecom.
Una qualsivoglia decisione dovrà essere assunta dal cda del 19 settembre, quando gli analisti si attendono che venga varato un piano strategico per evitare che la compagnia possa essere declassata a “junk”, creando parecchi problemi per il rifinanziamento del debito netto da 28,8 miliardi di euro.
Sullo sfondo resta anche il possibile ingresso della Cdp in Opac, la società che dovrebbe nascere dalla separazione della rete dal servizio, ponendosi a capo della prima.