Il colosso britannico delle telecomunicazioni, Vodafone, ha ammesso l’esistenza di trattative con l’americana Verizon Communication Inc per la cessione del 45% della joint venture Verizon Wireless, dopo che la notizia era stata riportata dagli organi di stampa. La quota sarebbe valutata non meno di 100 miliardi di dollari, ma Vodafone pretenderebbe 130 miliardi. Si tratta proprio sull’importo, che vedrebbe ancora i due operatori su posizioni distanti. Tanto che lo stesso gruppo britannico ha sottolineato nel comunicato di non potere assicurare sull’esito positivo delle trattative.
Verizon, numero uno della telefonia mobile negli USA con 100 milioni di utenti, possiede già il 55% della joint venture, ma mirerebbe al controllo totale. Già nel 2009 si era arrivati vicini a un’intesa con Vodafone, non appena era stato nominato a capo di quest’ultima Vittorio Colao, che si era detto disponibile a risolvere la questione.
La cessione del 45% in Verizon Wireless priverebbe Vodafone di un business molto redditizio, ma al contempo le fornirebbe una liquidità ampia, che potrebbe assicurarle denaro fresco e utile per gli investimenti in Europa e in altri mercati. Non è detto, poi, che la cessione avvenga solo con cash. Si parla, ad esempio, della possibilità che Verizon rivenda a Vodafone il suo 23% nella divisione italiana Vodafone Italia, quota valutata intorno ai 4 miliardi di euro.
Grazie a questa liquidità, Vodafone potrebbe lanciarsi presto nell’acquisizione di Fastweb Spa. E il titolo del gruppo britannico è volato ieri in borsa del 9%, arrivando ai massimi da 12 anni, capitalizzando così quasi 100 miliardi di sterline. Bene anche Verizon, il cui titolo è ai massimi da 13 anni.