Twitter starebbe per sbarcare in borsa. Lo scrive il New York Post, secondo cui nelle ultime settimane si sarebbero tenuti allo scopo alcuni incontri tra i manager della società di micro-blogging e alcune banche d’affari. Sempre secondo il quotidiano americano, l’ad Dick Costolo starebbe premendo per una IPO “low profile”, ossia lontana dai clamori suscitati dall’attesa della quotazione sul Nasdaq di un anno fa di Facebook. Allora, il titolo fu avviato alle contrattazioni a 38 dollari, salvo crollare a meno di 18 dollari alcune settimane dopo, risalendo ai valori iniziali dell’IPO solo da qualche settimana.
Nel circuito privato, le azioni Twitter sono scambiate a 20 dollari, valutando così la società a 10 miliardi. Costolo vorrebbe una quotazione prudente, anche a costo di limitare i guadagni degli azionisti attuali, in modo da evitare brutte figure alla Facebook.
Twitter dovrebbe raggiungere quest’anno ricavi pubblicitari per 582,8 milioni e già oggi gli utenti in tutto il mondo ammontano a oltre 500 milioni e in netta crescita a discapito spesso della creatura di Mark Zuckenberg, ma entro l’anno prossimo sono attesi ricavi per un miliardo. E fatto molto importante, la metà del fatturato deriva dalla pubblicità sulla telefonia mobile, dimostrando così il social network di riuscire a monetizzare dalle nuove tecnologie, contrariamente a Facebook prima dell’IPO.
Il titolo dovrebbe quotarsi a Wall Street agli inizi del 2014 e la società si starebbe preparando per migliorare il suo modello di business da qui ai prossimi mesi. Le banche interessate all’operazione sarebbero Bank of America, Citigroup, Goldman Sachs, JP Morgan e Morgan Stanley.