La Consob ha chiesto spiegazioni all’imprenditore torinese Urbano Cairo, circa la sua acquisizione del 2,82% di Rcs. In particolare, la Vigilanza intende conoscere le modalità di rilevazioni di tali titoli, i tempi e attraverso quali intermediari. La sollecitazione giunge dopo che lo scorso giovedì, Cairo aveva annunciato l’ingresso nel gruppo editoriale con il 2,82% delle azioni. Il pacchetto è stato acquisito, rastrellando 200 mila azioni sul mercato e convertendo 4 milioni di diritti di opzione, pari a 11,78 milioni di azioni. Tuttavia, lo stesso patron del Torino Calcio e oggi anche a capo di La7, non più tardi del 9 luglio scorso, aveva pubblicamente affermato di essere un “editore puro” e che la partita di Rcs era già in corso, pertanto, non aveva intenzione di entrarci.
Visto l’andamento delle cose, la Consob vorrebbe ora sapere se proprio mentre aveva reso tali dichiarazioni pubbliche, Cairo non stesse già acquistando le azioni Rcs ed eventualmente quali eventi gli avrebbero fatto cambiare idea.
Intanto, a Piazza Affari il titolo vola a 1,17 euro, conseguenza delle speranze degli investitori per una battaglia per il controllo di Rcs. Improbabile che avvenga, visto che Fiat è salita al 21,135% e detiene di fatto il controllo del gruppo, grazie al patto di sindacato con gli altri soci forti, con i quali raggiunge il 63,4%. E solo con Mediobanca e Intesa è già al 42%. In ogni caso, il prezzo del titolo è ancora inferiore agli 1,235 euro delle azioni di nuova emissione.
Sarà importante verificare nelle prossime settimane quali saranno le effettive volontà di Cairo, se cioè intenderà apportare il suo 2,82% al patto o tenerselo per sé, in attesa di improbabili ribaltamenti di campo.