Il made in Italy ha sempre avuto negli Stati Uniti un mercato di sbocco fondamentale e, stando agli ultimi dati, sembra che anche durante questo periodo di incertezze economiche le imprese italiane continuino a fare grandi affari con la superpotenza guidata da Barack Obama, come confermano le rilevazioni Istat in merito.
L’andamento riguarda sia le imprese non famosissime al grande pubblico, come il padovano gruppo Parpas, che produce frese di alta precisione, che per bocca del suo presidente Vladi Parpajola, ha dichiarato:«Stiamo seguendo trattative importanti con una cinquantina di società statunitensi. Questo trend positivo è dovuto sia alla qualità dei prodotti made in Italy, dato che gli americani sono parecchio esigenti, sia alla ritrovata vivacità del mercato Usa»
Andando a vedere invece i dato delle grandi aziende del nostro paese salta subito all’occhio il dato che riguarda Fincantieri, che nel corso del 2009 ha consegnato ben tre navi da crociera a diverse società americane, numero salito a 4 nel corso del 2010 e che dovrebbe portare al varo di 3 nuovi natanti quest’anno. La stessa azienda si è inoltre garantita l’appalto per la realizzazione di 2 navi per l’assistenza alle piattaforme petrolifere della Tidewater. Commesse di questa portata sono talmente grandi da permettere di cambiare da un giorno all’altro le prospettive di qualunque azienda.
In generale i dati Istat segnalano un’impennata dell’export, che fa segnare +20% a 20,4 miliardi, ma anche un aumento dell0interscambio del 22,2% a 9,3 miliardi. Ci sono buone possibilità quindi che entro la fine dell’anno si torni ai livelli pre-crisi.
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