La famiglia Averna, a capo della società produttrice dell’omonimo amaro, ha comunicato la cessione dei cioccolatini Pernigotti ai turchi di Toksoz al 100%. Si tratta di un marchio storico del made in Italy. I Pernigotti sono prodotti nello stabilimento di Novi Ligure, Alessandria, dove lavorano 150 dipendenti. Il fatturato annuo ammonta a 75 milioni di euro, mentre l’acquirente turco fattura circa 450 milioni all’anno, di cui un’ottantina di milioni nel segmento dolciario. La società Pernigotti produce gianduia e torrone, due prodotti che i turchi, attraverso un comunicato da Istanbul, ritengono di dovere valorizzare, facendoli entrare nel mercato anatolico e negli altri, orgogliosi di trovarsi tra le mani marchi storici del nostro made in Italy.
Dal canto suo, la famiglia Averna giustifica la cessione, sostenendo che l’impegno profuso in tanti anni di attività potrà proseguire, grazie alla crescita che l’operazione consentirà di ottenere sul mercato turco e in altri importanti paesi.
Negli ultimi anni, Pernigotti ha ottenuto un crescente riscontro anche al di fuori del nostro mercato domestico, come in Germania, Stati Uniti, America Latina e Cina. Il 55% del fatturato è prodotto nel segmento dolciario, mentre il restante 45% circa negli intermedi per gelato e pasticceria.
Ricordiamo che la famiglia Averna dispone di marchi propri di alcoolici, come Amaro Averna, Amaro Braulio, Limoncetta di Sorrento e Grappa Frattina.
Per l’operazione, la società piemontese si è avvalsa della consulenza di Vitale&Associati per l’aspetto finanziario, di Blf per quello legale e Kmpg.
Fatto sta che sale a oltre 10 miliardi di euro il valore dei marchi italiani di proprietà oggi di società straniere. Un fatto, che se da un lato si spiega con il forte appeal del nostro made in Italy, dall’altro dimostra la scarsità dei capitali interni.