Il consiglio di amministrazione di Telecom Italia ha sancito lo stop alle trattative con Hutchison Whampoa, il gruppo cinese del magnate Li Ka-Shing, che controlla 3 Italia. In un comunicato, il board sostiene che non ci sarebbero gli elementi necessari per continuare nella negoziazione per l’integrazione delle due compagnie, fatto confermato anche da una nota della stessa 3. Potrebbero, invece, entrare nel capitale della compagnia post-scorporo altri attuali competitor, come AT&T o Deutsche Telekom. 3 Italia avrebbe avviato contatti, dal canto suo, con la Wind, per dare vita potenzialmente al primo operatore mobile italiano. Al contrario, va avanti il piano di scorporo della rete, anche se non è stata fissata una data precisa. Si sa, invece, che la società che nascerà dallo spin-off e che sarà a capo della rete continuerà ad essere controllata al 51% da Telecom, mentre dovrebbe fare il suo ingresso nel capitale Cdp con 2 miliardi, pari a una fetta del 30%. Nelle scorse ore, poi, il Financial Times ha lanciato la notizia, per cui anche ilo fondo sovrano qatarino, Qataris, avrebbe avviato contatti con l’ex monopolista, cosa che non stupirebbe più di tanto gli ambienti finanziari, visto che già all’inizio dell’anno, Qataris e Cdp avevano dato vita a una joint venture, IQ Made in Italy, con l’obiettivo di investire in asset italiani.
Intanto, la controllata di Telecom, Ti Media, ha annunciato ieri di avere raggiunto un accordo con Viacom International Media Networks per la cessione di Mtv Italia, che controlla a sua volta i canali 8 e 67 del telecomando, ossia Mtv e Mtv music. L’operazione consiste nella corresponsione di 10 milioni a Ti Media, in cambio del restante 51% di Mtv Italia (Viacom possedeva già il 49%), ma l’attuale controllante rinuncerà a crediti verso la controllata per 9,7 milioni di euro al 30 giugno.