Il turismo è un settore importante dell’economia italiana, grazie alla presenza nella nostra penisola di mare, clima favorevole e molte città d’arte, ma secondo i dati di Federalberghi la situazione dei suoi affiliati non è delle più rosee, dato che dai primi dati del 2011 sembra non essersi arrestata la tendenza dello scorso anno, che vedeva le presenze in costante calo.
A quanto pare è in crisi la domanda interna, stando a quanto affermato dal presidente dell’associazione di categoria, dal momento che la stagione degli arrivi internazionali inizia tradizionalmente con il mese di aprile. Se gli italiani sembrano non muoversi, le tensioni internazionali potrebbero scoraggiare dal farlo i turisti stranieri, considerando anche la vicinanza con la Libia, mentre invece la recente tragedia giapponese si prevede che azzererà le presenze nipponiche per quest’estate.
Il presidente è stato duro anche con la decisione presa recentemente dal governo in merito alla cosiddetta tassa di soggiorno (che a onor di cronaca è bene ricordare che è presente in molti paesi) <<Si tratta di un autogol: un regalo fatto ai sindaci, che non ha nulla a che vedere con il federalismo fiscale, anche perché a pagarlo saranno turisti non residenti>>, puntando il fatto sulla tempistica, da momento che l’introduzione del nuovo balzello a stagione in corso potrebbe portare problematiche con i tour operator, che vedrebbero dunque i costi lievitare. Il sindaco di Firenze, per citare un esempio, punta a introdurla a luglio, contando di ricavarne circa 18 milioni all’anno.
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