Il direttore finanziario di Telecom Italia Media, Luigino Giannini, ha previsto al ribasso la raccolta pubblicitaria nel 2013 per le controllate emittenti televisive La7 e Mtv, per un calo del 5% sul 2012, anno in cui già era crollata del 15,7%. E i dati dell’esercizio passato sono davvero negativi. I ricavi sono scesi a 222,3 milioni (-6,7%) e l’Ebitda è risultato negativo per 44,8 milioni, contro l’attivo di 27,3 milioni registrato nel 2011. Al contrario, risulta quasi raddoppiato l’indebitamento finanziario netto, che passa dai 138,7 milioni di fine 2011 ai 260,1 milioni dello scorso dicembre.
Sulla base di questi dati e anche in previsione di ricavi lordi nel range di 40-45 milioni per il primo trimestre del 2013, gli analisti di Intermonte e Kepler hanno confermato il loro rating underperform e reduce e i rispettivi target price a 0,15 e 0,08 euro.
Anche perché la controllante Telecom Italia non ha ancora deciso cosa fare di La7. Se il direttore del Tg La7, Enrico Mentana, parla di cessione sicura, il fatto è che ancora non si conosce il nome del papabile acquirente. Dopo che nei giorni scorsi sembrava averla spuntata Urbano Cairo di Cairo Communications, ora viene ritenuta più probabile la cessione a Centro Europa 7.
Infatti, Cairo sarebbe interessato solo a offrire un prezzo per La7, mentre l’altro player potrebbe comprare tutto il pacchetto. A quel punto, però, inizierebbe qualche problema anche potenzialmente legale con l’imprenditore torinese, visto che egli gode già di un contratto per la raccolta pubblicitaria di La7 fino a 2019 e con provvigioni quasi doppie della media di mercato. Nel caso in cui La7 passasse in mani diverse, il contratto potrebbe essere ridiscusso in sfavore di Cairo, ma la questione rischierebbe di trascinarsi in tribunale.